mercoledì 19 agosto 2009

La Francia cede al gigante Google: "Metterà online la Bibliothèque"


"E alla fine anche il piccolo Davide francese dovette cedere al Golia venuto dall'America. L'immenso patrimonio culturale della Bibliothèque Nationale de France (Bnf) finirà dentro all'impero di Google. Dopo aver tentato invano di lanciare un progetto alternativo al gigante di Silicon Valley, l'istituzione francese ha dovuto gettare la spugna. Nel 2005, il presidente dell'istituzione, Jean-Noel Jeanneney, aveva opposto un secco rifiuto alla proposta degli americani. Ma da allora la Bnf è riuscita a digitalizzare soltanto 10mila volumi ... Una goccia nel mare. La biblioteca francese ha infatti oltre 30 milioni di opere nel suo fondo patrimoniale. Nello stesso periodo, Google ha già messo nella suo motore di ricerca 10 milioni di e-book. Il servizio proposto dagli americani si è insomma dimostrato molto più efficiente e rapido. Ma soprattutto è offerto gratuitamente alle biblioteche che mai come oggi sono a corto di finanziamenti pubblici e privati. I dirigenti francesi hanno calcolato che per ogni pagina di libro trasformata in formato elettronico hanno dovuto spendere fino a 0,74 euro. Lo Stato stanzia ogni anno 5 milioni di euro per la collezione creata nel lontano 1300 da Carlo V e per la quale Mitterrand fece costruire nel 1996 la grandiosa sede di Tolbiac, sulla riva destra della Senna.
Troppo poco per entrare a far parte del nuovo secolo digitale. "Soltanto per i fondi patrimoniali della Terza République servirebbero 50 milioni di euro" scrive oggi La Tribune. E' stato il giornale economico a rivelare in prima pagina la trattativa, finora segreta, tra i dirigenti della biblioteca e gli imprenditori statunitensi. "Ne stiamo parlando - ha confermato Denis Bruckmann, direttore generale della Bnf - dovremmo trovare un accordo entro la fine dell'anno". L'adesione dell'istituzione francese alla biblioteca virtuale di Google potrebbe segnare un punto di svolta, in un momento in cui il gigante di Internet ha trovato un accordo con gli editori Usa (che dovrà essere vagliato dai giudici) e si appresta a lanciare un servizio di consultazione a pagamento, sul modello di Amazon. Sono già 29 le biblioteche che partecipano all'iniziativa americana. Una delle prime è stata la prestigiosa Bodleian Library di Oxford. Ma qualche mese fa anche la biblioteca di Lione aveva consegnato a Google la sua collezione, anticipando la scelta della "sorella" maggiore di Parigi. 'Continueremo a sviluppare i nostri progetti autonomi - ha precisato Bruckmann - ma se Google ci permette di essere più veloci e arrivare più lontano perché dovremmo rifiutare?'." (da Anais Ginori, La Francia cede al gigante Google: "Metterà online la Bibliothèque", "La Repubblica", 18/08/'09)

'Google voudrait créer la plus grande librairie privée de l'histoire'

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