mercoledì 23 aprile 2008

Il giorno perfetto alla Holden


"Che cos'è un giorno perfetto? Per Alessandro Baricco non vi sono dubbi: 'E' quello in cui speri di fare qualcosa che non può succedere tutti i giorni'. Partendo dalla suggestione di A Perfect Day for Bananafish, il primo racconto pubblicato sul "New Yorker" da Jerome David Salinger, il suo narratore culto, lo scrittore torinese ha ideato un personale 'Perfect Day' tra gioco, letteratura e divagazioni varie. In collaborazione con la Montblanc, si consumerà sabato prossimo, dalla mattina al pomeriggio, nei locali della Holden, la scuola di tecniche narrative che ha fondato. Vedrà di scena otto romanzieri italiani che spiegheranno e leggeranno brani dei loro libri prediletti a 135 persone. Queste ultime, dopo essere state selezionate tra oltre 500 scrivendo e inviando un breve testo sul loro giorno perfetto, hanno pagato 120 euro a testa per partecipare. Baricco ha scelto Un posto tranquillo illuminato bene, uno dei Quarantanove racconti di Hemingway, e Madame Bovary di Gustave Flaubert, 'due modelli, due grammatiche, del raccontare. Sandro Veronesi si è affidato al Vangelo di Marco, mentre Domenico Starnone ha scelto Jacques il fatalista di Diderot. Niccolò Ammaniti, poi, punta su un racconto di John R. Lansdale. Carlo Lucarelli si dedicherà a I 500 delitti di Giorgio Scerbanenco e a Prima di mezzanotte di Andrew Klavan, 'che costituiscono un piccolo corso di scrittura', e Antonio Scurati andrà sul sicuro con l'Iliade di Omero e L'educazione sentimentale di Flaubert. Melania Mazzucco parlerà di L'isola di Arturo di Elsa Morante, 'perché chi non è mai stato Arturo non sarà mai uno scrittore'. E Gianrico Carofiglio, infine, proporrà Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut, in quanto coglie nel romanzo 'le qualità della vera letteratura come le aveva individuate Calvino nelle lezioni americane: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità'." (da Massimo Novelli, Il giorno perfetto alla Holden, "La Repubblica", 23/04/'08)

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